Questa avventura motociclistica con la nostra mitica Honda Transalp 600 del 1999 ci porta in Nord America!!! La nostra moto è stata spedita, chiusa in un container a bordo di una nave cargo, dall'Italia al Canada. Da qui punteremo verso nord, direzione Alaska, dove cercheremo di raggiungere il Circolo Polare Artico. Torneremo poi in Canada per scendere lentamente verso gli USA dove ci aspetta l'ovest degli Stati Uniti d'America!!! 60 giorni per percorrere 12.000 miglia, circa 20mila km.

Aggiorneremo questo blog durante il viaggio per chi vorrà seguirci giorno dopo giorno in diretta live!!!

1^ tappa del viaggio from ALASKA to USHUAIA - 2014 Nord America --- 2^ tappa del viaggio from ALASKA to USHUAIA - 2015 Centro America

3^ tappa del viaggio from ALASKA to USHUAIA - 2016 Sud America --- 4^ tappa del viaggio from ALASKA to USHUAIA - 2017 Patagonia e Tierra del Fuego

5^ tappa => Dopo ALASKA to USHUAIA: BRASILE Moto Tour 2017 --- 6^ tappa => Dopo ALASKA to USHUAIA: Sud America Coast to Coast Moto Tour 2018

mercoledì 1 ottobre 2014

29) Da Hope in CANADA a Kettle Falls in USA



29) 3 agosto 2014 – ALASKA CANADA USA MOTO TOUR 2014 di Pinuccio & Doni 
48.606544$-118.076773$USA – In Canada verso est con la strada N. 3 Highway fino al bivio con la 395 per passare il confine con gli USA a Cascade Border Crossing, poi notte a Kettle Falls nello stato di Washington – Oggi finalmente possiamo dire che si ricomincia a viaggiare sul serio macinando chilometri in direzione sud-est. Infatti dopo il lungo viaggio di 9mila km per raggiungere il Circolo Polare Artico in Alaska, abbiamo terminato anche la parentesi “vacanziera” a Vancouver Island durata ben dieci giorni. Lasciamo Hope cercando di restare il più possibile in Canada in modo che anche Doni si faccia un’idea dei bei paesaggi dei quali io ho potuto godere in questo meraviglioso paese durante la sua assenza. Attraversiamo piccoli villaggi belli e “autentici” per nulla intaccati dal turismo di massa, estese vallate coltivate con alberi da frutto, seguiamo il corso di fiumi colmi di acqua limpida. Così immersi nella natura e circondati da belle montagne coperte da fitte foreste percorriamo da Hope 460 km seguendo la strada statale N°3 fino a incrociare la stretta 395 la quale svoltando decisamente a sud ci permette di entrare negli Stati Uniti valicando il confine tra la British Columbia e lo stato di Washington a Cascade Border Crossing. Le guardie di frontiera canadesi non ci degnano nemmeno di uno sguardo restando comodamente chiusi nel loro ufficio mentre i doganieri americani ci fermano solo per pochissimi minuti, giusto il tempo di prendere le impronte digitali a Doni (a me le avevano già prese in Alaska)!!! Alla fine chiedo loro se possono registrare da qualche parte la data di ingresso della nostra moto perché così da oggi avrei un anno di tempo prima di riportarla fuori dagli Stati Uniti. Ma incredibilmente la moto per loro non deve essere registrata da nessuna parte e mi invitano ad entrare negli USA senza preoccuparmi con un bel “No Problem”. Dato che abbiamo intenzione di lasciare qui la moto durante l’inverno per continuare il giro nel 2015, spero davvero di non avere problemi l’anno prossimo quando dovremo uscire da questo paese. Una volta messe le ruote sul suolo americano continuiamo per l’unica strada solitaria stretta in una vallata, con un bel torrente dove qualcuno fa rafting, sempre circondati da fitti boschi. Finchè non decidiamo di fermarci in un motel all’entrata del piccolo villaggio di Kettle Falls. Dopo aver messo un po’ di panni in lavatrice e una bella doccia ci rechiamo in paese per cercare un posto dove cenare. Capitiamo nell’unico locale aperto, un po’ bar e un po’ ristorante. Qui un episodio apparentemente banale ci fa capire di quanto sia diversa la vita in questi piccoli villaggi rispetto alle grosse metropoli… Qui la scortesia dettata dalla fretta non esiste, ci si ferma volentieri a parlare incuranti delle lancette dell’orologio che scandiscono il passare del tempo. Riassumendo: noi entriamo, il cameriere ci chiede cosa ci può portare da bere, quando viene con la birra ci chiede se vogliamo anche mangiare qualcosa… fin qui tutto ok… fatte le nostre ordinazioni mi chiede come voglio le patate di contorno al mio piatto facendomi un elenco interminabile… WAFFLE, TOTS, FROZEN, JOJO, CURLY, FRESH… visto che non capivo il motivo di tali nomi attribuiti a delle semplici patate mi dice di aspettare un attimo… va in cucina e dopo un po’ torna con un piatto con su le 6 qualità di patate… me lo mette davanti e mi ripete i nomi delle patate, ma quando nota la mia indecisione va al bancone e torna con carta e penna… si siede con noi e comincia a scrivere i nomi, poi prende il biglietto appena scritto e lo mette davanti al piatto avendo cura di posizionare le patate esattamente in ordine (vedi foto) per farmi notare le varie differenze dicendomi di scegliere con calma… scoppiamo in una risata e ci beviamo un bel boccale di birra alla sua salute… alla fine tutto contento e sempre senza fretta va in cucina con le nostre prenotazioni. Tutto questo si è protratto per una bella oretta prima che arrivasse il cibo, ma vi assicuro che questo simpatico episodio è servito a farci passare una piacevole serata in un apparentemente insignificante villaggio di frontiera facendoci quasi venire voglia di fermarci qui per un tempo indefinito!!! 







































www.pinuccioedoni.it

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